Informazioni ai sensi dell’art. 3 del Regolamento UE 2088/2019 (politiche di integrazione dei rischi di sostenibilità).
Policy ESG
Nell’ambito applicativo del Regolamento, per “rischio di sostenibilità” si intende un evento o condizione di tipo ambientale, sociale, o di governance che al verificarsi potrebbe provocare un significativo impatto negativo sul valore dell’investimento. APE SGR S.p.A. (di seguito la “SGR”) attribuisce particolare rilevanza ai fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) ed ha introdotto, all’interno del proprio processo di investimento e operativo, un presidio dei potenziali rischi ESG.
La SGR intende adottare un graduale adempimento delle disposizioni di norma, tenendo in debito conto il perimetro di attività corrente e prospettico, con particolare attenzione sui Fondi di prossima nuova istituzione.
La SGR ha approvato in data 4 ottobre 2023 la Policy ESG che descrive le politiche e i processi applicati da Ape SGR in ambito ESG, dalla fase di analisi e due diligence propedeutica fino all’investimento, al monitoraggio e all’engagement delle società in portafoglio.
La Policy ESG ha lo scopo di assicurare che le attività di investimento complessivamente considerate siano svolte nell’esclusivo interesse dei sottoscrittori dei fondi e con l’obiettivo di incrementare nel tempo il valore degli investimenti tramite una politica improntata anche a principi di responsabilità socio-ambientale.
Al fine di tenere conto dei rischi di sostenibilità, Ape SGR non effettua investimenti diretti e non acquisisce esposizioni in società coinvolte in settori definiti a rischio o in Paesi presenti in black list per violazione di diritti fondamentali o finanziamento di attività di terrorismo (negative screening).
In aggiunta, Ape SGR cura la selezione degli investimenti verificando il rispetto di norme e standard internazionali da parte delle società target, nonché la conformità con la miglior prassi delle pratiche ESG adottate (positive screening).
Informazioni ai sensi dell’art. 4 del Regolamento UE 2088/2019 (Impatti negativi per la sostenibilità)
Nell’ambito applicativo del Regolamento, per “principali impatti negativi” si intendono gli effetti negativi che le decisioni di investimento dei FIA gestiti dalla SGR hanno sui fattori di sostenibilità (definiti come le problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva).
La SGR ha integrato all’interno dei propri processi decisionali la valutazione dei “rischi di sostenibilità” tenendo conto della dimensione, natura, ampiezza delle attività, della tipologia dei prodotti attualmente gestiti e del relativo stadio di vita (i FIA hanno tutti terminato il proprio periodo di commercializzazione).
LA SGR non si trova nelle ragionevoli condizioni di poter considerare gli impatti negativi sulla sostenibilità con riferimento agli indicatori della tabella 1 dell'allegato I dei Regulatory Technical Standard (di seguito “RTS”), ma ha avviato un percorso volto al graduale inserimento della valutazione dei principali impatti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità all’interno dei propri processi, che troverà piena applicazione nei FIA di nuova istituzione.
Gli aspetti legati alla sostenibilità sono presi in considerazione nella definizione e nell’attuazione della strategia di investimento, in particolare nella fase di investimento e di monitoraggio degli investimenti, in modo che rispecchino un adeguato profilo di responsabilità sociale e ambientale e un buon comportamento in termini di governance.
Al fine di gestire i potenziali effetti negativi per la sostenibilità, la SGR integra la considerazione dei rischi ESG nelle decisioni di investimento sia applicando criteri di esclusione per settori / Paesi ad alto rischio (negative screening) che selezionando gli investimenti tenendo in dovuta considerazione il rispetto di norme e standard internazionali da parte delle società target, nonché la conformità con la miglior prassi delle pratiche ESG adottate (positive screening).
In particolare, in fase di investimento Ape SGR predispone un’analisi degli aspetti ESG che diventa parte integrante del processo decisionale. La valutazione è integrata da specifiche metriche di rischio legate ai fattori ESG, sviluppate e applicate dalla Funzione di Risk Management
Nell’ipotesi in cui siano stati individuati rischi significativi di sostenibilità, si propone la definizione di un Piano di Azione finalizzato a colmare gradualmente gli eventuali gap riscontrati.
Successivamente all’investimento, Ape SGR effettua un attento monitoraggio delle società in portafoglio durante tutto il periodo di permanenza nei fondi gestiti, anche attraverso l’aggiornamento periodico della valutazione ESG da parte della funzione di Risk Management.
Ape SGR instaura inoltre un dialogo con le partecipate che ha come obiettivo di condurre le stesse a comportamenti il più possibile coerenti con le tematiche ESG. Attraverso l’engagement, Ape SGR mira a promuovere il miglioramento in ambito ambientale, sociale e di governance delle società in portafoglio.
Informazioni ai sensi dell’art. 6 del Regolamento UE 2088/2019 (trasparenza dell’integrazione dei rischi di sostenibilità)
Allo stato attuale i FIA gestiti hanno tutti terminato il proprio periodo di commercializzazione e la SGR al momento non prevede di istituire nuovi FIA. Nel momento in cui verrà presa la decisione di istituire un nuovo FIA la SGR definirà l’informativa precontrattuale in maniera tale da descrivere in che modo i rischi di sostenibilità sono integrati nelle decisioni di investimento ed una valutazione dei probabili impatti dei rischi di sostenibilità sul rendimento dei prodotti finanziari offerti.